Concorsi e operazioni a premi

PremaOnLine: sono usciti gli ultimi dati

Ho avuto occasione di verificare alcuni dati statistici rilevati dal sistema PremaOnLine, durante un incontro formativo al quale presenziava il Ministero: i dati sono aggiornati a fine 2016 e ci sono utili per capire alcune tendenze, con un campione in esame che copre gli anni che vanno dal 2008 al 2016, pertanto un volume valutato abbastanza esteso.

Ho analizzato con Bruno Barozzi, Responsabile Statistica e Amministrazione di Pragmatica Plus, il quale sottolinea che per valutare correttamente tali dati non si può prescindere dalla congiuntura economica del periodo considerato: infatti la situazione che emerge fotografa anche la grande crisi finanziaria ed economica italiana degli ultimi anni. Innanzitutto notiamo che il numero di promotori di concorsi non ha eccessivi sbalzi, partendo da 1772 nel 2008, tocca il picco massimo in crescendo nel 2011 con 2035, e scende a 1790 nel 2016. Barozzi osserva che…

“Si assiste ad un trend negativo rapportabile all’andamento della crisi: osserviamo infatti un calo costante del 2,5% circa all’anno che, a spanne, coincide proprio con il calo del PIL. In un’economia sana il PIL dovrebbe quantomeno crescere di 1-2 punti all’anno e di conseguenza, in un mercato di libera concorrenza, la pubblicità e il marketing e quindi il numero di promotori, dovrebbero crescere nello stesso modo. In realtà, quindi, il calo è ben più marcato di quello che sembra, cioè del 3-4% all’anno.”

Sempre riferendosi al numero di concorsi, dopo il 2008/2009 si attesta più o meno intorno ai 4100, nel 2010 vi è un picco oltre i 5700 andando a calare poco a poco fino al 2016, con circa 4850 concorsi. Sarebbe interessante verificare se il trend di leggero calo numerico è confermato anche negli anni 2017 e 2018 ed in termini statistici, ci si può aspettare che il dato sul numero di concorsi mediamente seguirà l’andamento precedente, vale a dire risulterà in calo del 2-3% l’anno.

Un altro dato interessante da osservare è l’andamento del numero di concorsi per promotore che sembrerebbe anch’esso in calo: da 2,8 nel picco a 2,71 nel 2016. Quest’ultimo dato da una parte potrebbe significare che, a parità di promotori si fanno meno concorsi, investendo meno soldi nelle manifestazioni a premi, ma possiamo indicare – dal nostro “piccolo osservatorio privilegiato”- un interessante crescita relativamente al valore dei montepremi e questo dimostra che il promotore investe maggiormente ma su meno attività. Bruno Barozzi osserva ancora che “Il trend nel 2017 e 2018 non può che essere indicativamente analogo perché sappiamo che l’economia non è migliorata un granché. Senza andare a visionare l’andamento reale del PIL nei vari anni, mi aspetterei piuttosto una stagnazione (stesso numero di promotori) nel 2018 con un leggero incremento nel 2019.” Relativamente alle meccaniche:

-l’estrazione classica (picco 4000) risulta doppiare per tutto il periodo in esame le meccaniche con sistemi informatici (picco al di sotto di 2000);

– l’Instant Win (picco abbondantemente al di sotto dei 1000) è leggermente inferiore alle meccaniche con Graduatoria;

– la meccanica Rusk&Win è utilizzata in modo assolutamente residuale raggiungendo un picco massimo nel 2012 con una quantità di circa 200 concorsi.

La lettura dei dati ci mostra che, almeno fino al 2016, i promotori ritengono sia più di interesse per il proprio target la partecipazione “tradizionale” rispetto alla compilazione dei form online. Per quanto riguarda il prodotto/servizio promozionato c’è una prevalenza assoluta di “alimentazione, agricoltura allevamento”, chiaramente trainata dal settore agroalimentare, e a seguire “editoria ed arti grafiche” che copre la metà circa dei concorsi. Seguono con un discreto distacco “elettronica consumo ed elettrodomestici”, “sanità e cosmesi”, “abbigliamento ed accessori moda” e “veicoli di trasporto”. Spicca in negativo, con più di un anno in cui non vi è alcun prodotto promozionato appartenente, il segmento “ambiente ed ecologia”.

In merito alla tipologia di copertura cauzionale, la fideiussione prevale abbondantemente rispetto ai depositi cauzionali con una media di 1 a 5 circa, questo sicuramente per le problematiche in termini di versamento e di recupero dei depositi in contanti, in termini di complicazioni burocratiche e lentezza della restituzione delle somme che solitamente scoraggiano i promotori. Le fideiussioni cumulative sono nettamente inferiori a quelle dedicate durante tutto il periodo: portiamo ad esempio il picco massimo del 2013 con un numero di cumulative pari a 405 contro le 4459 fideiussioni dedicate.

Per il mezzo di comunicazione al pubblico, con un trend di crescita costante, prevale Internet rispetto alla comunicazione tradizionale, con un rapporto di 1 a 3. Infine osserviamo un dato che è abbastanza ovvio: il consumatore finale è il destinatario dei concorsi prevalente rispetto alla categoria genericamente indicata con il termine di “rivenditori”, con un dato 2016 di 4000 consumatori a fronte di 260 rivenditori.

E’ molto interessante per noi mettere in parallelo questi dati di settore con i trend interni a Pragmatica Plus, che grazie al numero di pratiche gestite è un piccolo osservatorio che valida questo tipo di informazioni con il mercato quotidiano delle manifestazioni a premi.